Il passero che ammonì la lepre - VERSIONE latino (Corso di lingua latina)
Il passero che ammonì la lepre
Autore: sconosciuto
Corso di lingua latina
Lepus ab aquila opprimitur et graviter flet; magna insolentia passer miserum animal obiurgabat et acerbis verbis dicebat: " O stulte lepus, ubi est nota pernicitas tua?...
Una lepre è umiliata da un’aquila e piange a dirotto, con grande arroganza il passero rimproverava il misero animale e diceva con aspre parole “o stolta lepre, dov’è la tua nota velocità? Perché le tue zampe hanno indugiato (perfetto che si può tradurre con indugiarono o hanno indugiato) certamente non sei un animale veloce ma sei privo anche di astuzia così adesso paghi il fio (poenas solvit =pagare il fio) meritatamente della tua stoltezza.
Mentre il misero passero ammonisce così la lepre improvvisamente un falco rapidamente discende dal cielo e non prestò attenzione (qui letteralmente è perfetto ma in italiano sta meglio NON PRESTA ATTENZIONE) nemmeno alle suppliche e ai gemiti dello sciocco passero ma rapì (letteralmente è perfetto ma in italiano sta meglio il presente RAPISCE) e divorò (letteralmente è perfetto ma in italiano sta meglio DIVORA) l’uccellino.
Allora la lepre disse al passero mezzo morto (morente) “Tu senza timore ti beffavi delle mie sventure ora rimpiangi il tuo fato. ”
Verbi
Obprimo (terza persona singolare passivo presente)
Fleo 83 persona presente attivo)
Obiurgo (3 persona imperfetto attivo)
Cesso (e plurale perfetto attivo)
Sollvo
Caro
Moneo
Discendo
Rapio
Irrideo
praebeo