la vecchiaia non danneggia l'ingegno l'esempio di Sofocle - Versione Cicerone
la vecchiaia non danneggia l'ingegno: l'esempio di Sofocle
versione latino Cicerone Corso di lingua latina
Unità 14-25 2a Ediz. Pagina 131 Numero 5
Manent ingenia senibus, si permanet studium et industria, neque ea solum in claris et honoratis viris, sed in vita etiam privata et quieta....
Rimangono ai vecchi le facoltà intellettive, purchè rimangano lo studio e l’operosità ne' queste qualità soltanto in celebri ed onorati uomini, ma anche nell'ambito d'una vita privata e tranquilla.
Sofocle scrisse tragedie fino ad un'età assai avanzata; e, giacchè a causa di quest'impegno pareva trascurare il patrimonio familiare, fu citato in giudizio dai figli, affinché i giudici lo rimuovessero dalla gestione patrimoniale, come se fosse pazzo.
Pertanto si tramanda che il vecchio abbia recitato ai giudici quella rappresentazione drammatica che aveva per le mani, e che aveva completato poco tempo prima, 'L'Edipo di Colono', e che abbia domandato loro se quell'opera paresse da folle. E, concluso ciò, fu prosciolto con voto unanime da parte dei giudici.
Forse che la vecchiaia ha costretto costui, Omero, Esiodo, Simonide, Stesicoro, Isocrate, Gorgia, i più grandi tra i filosofi, Pitagora, Democrito, Platone, Xenocrate, in seguito Zenone, Cleante o colui, che anche voi avete veduto a Roma, Diogene lo Stoico, a cessare nelle proprie attività?