Vittoria di Cesare sugli Elvezi- Versione latino di Cesare da Corso di lingua latina 2

Vittoria di Cesare sugli Elvezi
Versione di latino di Cesare
LIBRO Corso di lingua latina 2
Testo latino

Ancipiti proelio diu atque acriter pugnatum est. Diutius cum hostes sutinere nostrorum impetus non possent, alteri se, ut facere coeperant,...

Traduzione

Si combattè a lungo e con accanimento con esito incerto. Giacchè i nemici non erano in grado di trattener più a lungo gli assalti dei nostri, taluni, appena iniziato ad agire, si ritirarono verso un monte, altri si volsero verso i bagagli ed i propri carri.

Anche presso i bagagli si combattè, per il fatto che gli Elvezi avevano disposto i carri a formare una barriera (lett: come vallo) e, da un luogo più elevato (rispetto a noi) scagliavano dardi contro i nostri che s'avvicinavano, e taluni (tra i nemici) gettavano lance galliche e giavellotti tra i carri e le ruote, e ferivano i nostri.

Dopo che si combattè a lungo, i nostri s'impadronirono dei bagagli e dell'accampamento. Là furon catturati la figlia ed uno soltanto dei figli di Orgetorige. A quel combattimento sopravvissero circa 130'000 uomini, e questi marciaron senza posa per tutta la notte. Infine il quarto giorno (di cammino) giunsero ai confini dei Lingoni; tuttavia i nostri, a causa delle ferite e per la sepoltura degli uccisi, dopo aver atteso tre giorni, non li potevano seguire.

(Dunque) Cesare inviò una lettera e dei messaggeri dai Lingoni, affinché non soccorressero gli Elvezi con il frumento. Egli, invece, lasciati trascorrere tre giorni, li iniziò a seguire con tutte le truppe.

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