Due sogni premonitori - Cicerone versione latino cotidie Discere
Due sogni premonitori versione latino Cicerone Cotidie discere 2 pag. 21 n. 13
Matrem Phalaridis scribit Ponticus Heraclides, doctus vir, auditor et discipulus Platonis, visam esse videre in somnis simulacra deorum,...
Eraclide Pontico, uomo dotto, uditore e discepolo di Platone, scrive alla madre di Falaride che gli sembrò di vedere in sogno le immagini degli dei, che lei stessa aveva consacrato in casa; Mercurio secondo quelle dalla coppa, che teneva nella mano destra, sembrò che versasse sangue; il quale toccando terra sembrava bollisse, in modo che tutta la casa traboccasse di sangue.
Questo sogno della madre approvò l'immane crudeltà del figlio. Perchè dovrei riportare dalle Storie Persiane di Dinone ciò che i maghi interpretarono a quel principe Ciro? Infatti dormendo a quello apparve il sole ai piedi, scrive che per tre volte quello è illuso di prenderlo con le mani, poiché il Sole, roteando, gli sfuggiva e si allontanava; gli dissero i maghi, ritenuti di stirpe sapiente e dotta in Persia, che dal triplice tentativo di prendere il Sole presagirono che per trenta anni Ciro avrebbe regnato.
E ciò così avvenne; infatti giunse a settant'anni, avendo cominciato a regnare a quarant'anni di età.