Contra Hannibalem in Apulia L Aemilius Paulus C Terentius Varro consules cum ...

Contro Annibale, in Apulia, avanzarono i consoli L. Emilio Paolo e C. Terenzio Varrone con tutte le truppe, e disposero lo schieramento nella pianura presso Canne.

Annibale, quanto a numero di soldati, era inferiore, ma, quanto ad esperienza nell'arte militare e ad astuzia, era superiore. Perciò sbaragliò e massacrò completamente i Romani. In mezzo alle prime file, nella battaglia, morì anche il console Emilio Paolo. Per i Romani ci furono giorni dolorosi, ma presto la situazione delle cose cambiò, e dopo i giorni terribili della disfatta e del lutto, giunsero i giorni lieti, e le circostanze favorevoli scansarono quelle avverse.

Infatti, mentre l'esercito di Annibale, esaltato dalla vittoria, si infiacchiva a Capua, a causa dell'ozio e di una condotta smidollata, a Roma, nuove schiere di giovani si abituavano a sopportare l'asprezza della vita militare: perciò effeminatezza e lusso indebolirono i Cartaginesi; viceversa, la pratica delle armi e la disciplina resero forte la gioventù Romana.

All'inizio della primavera, dunque, i Romani opposero alle truppe di Annibale, infiacchite dagli ozi, schiere addestrate e forti.

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