Cotidie multo mane Marcus et Livia villam relinquunt atque ad scholam properant, ubi etiam pueri ac puellae villarum finitimarum conveniunt ...

Ogni giorno, di prima mattina, Marco e Livia lasciano la fattoria, e si affrettano verso la scuola, dove si radunano anche i fanciulli e le fanciulle delle fattorie circostanti.

Lì gli scolari ascoltano attentamente il maestro, leggono ed imparano celebri racconti, tracciano diligentemente con la penna appunti di letteratura, oppure fanno i conti con l'abaco e con i sassolini. Gli scolari elogiano e apprezzano molto i libri dei poeti: infatti nei libri ci sono favole e storie straordinarie.

Oggi, però, il maestro sta male, e perciò ci sono le vacanze: dunque Marco gioca con la palla con i compagni, Livia invece passeggia, oppure legge una piacevole favola, poi ritornano insieme alla fattoria. Lì Livia, insieme alle figlie piccole dell'ancella, gioca nel cortile della villa, oppure presso il torrente, Marco invece attraversa insieme agli amici il bosco al di là del fiume, e cerca i nidi degli usignoli o dei merli sopra i rami dei pioppi.

I fanciulli non temono il veleno degli animali: infatti presso la fattoria non ci sono animali feroci. Nelle ore serali, insieme ai contadini e agli operai, anche Livia e Marco ritornano alla fattoria.