Cum tenebrae iam terras operiunt, advena ad villam accedit et ianuam pulsat; mox sedula ancilla aperit comiterque peregrinum introducit ...
Quando ormai le tenebre ricoprono le terre, uno straniero si avvicina alla fattoria e bussa alla porta; presto un'ancella diligente apre e fa entrare gentilmente il viandante.
Lo straniero rende grazie, e dopo la cena, quando le stelle risplendono, e la bianca luna illumina le ombre oscure del bosco, (egli) gioca con la figlioletta del contadino e racconta una storia straordinaria. Un tempo, in un'isola grande e ricca, regnava una bella fanciulla, ornata di splendidi gioielli e di bracciali preziosi.
Tra gli abitanti vigevano la concordia e l'affetto, poiché la bella regina governava l'isola con assennatezza e con giustizia. Ma all'improvviso i pirati tendono un agguato: affondano le imbarcazioni della regina insieme ai marinai, saccheggiano le coste dell'isola, uccidono le sentinelle, sconfiggono le truppe, catturano la fanciulla sventurata e la legano con delle catene.
Ma successivamente approda all'isola uno straniero con vaste truppe: debella le truppe dei pirati, trova la regina prigioniera in un carcere buio. Ma la bambina ormai dorme e sogna agguati di pirati e battaglie sanguinarie, con lance e frecce, con ferite e saccheggi.