Iuppiter Saturni filius postquam adolevit Titanum auxilio patrem regno expulit ...
Giove, figlio di Saturno, dopo che divenne giovinetto, con l'aiuto dei Titani cacciò il padre dal regno, e si spartì il dominio di tutto il mondo con i fratelli: assegnò a Nettuno il regno delle acque, e a Plutone il regno degli Inferi.
Poi combatté con successo contro Tifeo, un mostro enorme e spaventoso; alla fine affrontò anche la guerra contro i giganti, li sconfisse tutti, e li gettò giù nel Tartaro. Giove era il fondamento di tutte le autorità e il custode della giustizia: infatti erano riposte presso Giove la protezione di tutti i diritti e l'inviolabilità delle leggi.
Inoltre Giove era protettore degli ospiti e dei supplici, mostrava la volontà del destino per mezzo dei fulmini, dei sogni e degli oracoli, presiedeva alle assemblee del popolo, inviava consigli giusti e saggi, puniva i misfatti scellerati.
Scultori e artigiani modellavano statue di Giove in marmo, in bronzo, oppure in avorio: essi attribuivano al re degli dei un corpo grande e robusto, una testa maestosa, lineamenti del volto seri e calmi. Gli ornamenti di Giove erano lo scettro, l'aquila e una statua della Vittoria.