Olim duo amici iter simul faciebant cum repente in ursum inciderunt statim alter eorum perterritus ...

Una volta due amici facevano insieme un viaggio, quando all'improvviso si imbatterono in un orso. Immediatamente, il primo di loro, terrorizzato, salì su un albero, e si nascose tra le fronde;

il secondo, invece, abbandonato dall'amico si accasciò a terra e simulò la morte: infatti gli orsi non infieriscono sui cadaveri.

L'animale si avvicinò, annusò a lungo le orecchie e il capo di quello che stava disteso; lo ritenne un morto, e pertanto (lo) lasciò illeso e si allontanò. Allora l'altro, che era stato nascosto tra le fronde, scese dall'albero e chiese all'amico: Cosa mai ti ha detto l'orso nelle orecchie?

Quello gli rispose: L'orso nelle mie orecchie ha bisbigliato queste parole: D'ora in avanti evita un amico di questo tipo, che ha provveduto a se stesso, e viceversa ha abbandonato te nel pericolo.

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