Olim sutor imperitus inopia coactus in novam urbem migravit ubi ignotus omnibus sub alieno ...
Un giorno un calzolaio incapace, costretto dalla povertà, si trasferì in una nuova città, dove, sconosciuto a tutti, cominciò ad esercitare sotto falso nome la medicina; così, grazie alla sciocca credulità del popolino, vendendo falsi medicinali, nel giro di breve tempo si procurò una grande notorietà e cospicue ricchezze.
Ma un giorno, il re della città, affetto da una malattia, lo fece chiamare a sé, e chiese una medicina. Però mescolò dell'acqua al medicinale da lui fornito, fingendo che fosse veleno.
A quel punto porse il calice al ciarlatano, e disse: Bevi prima tu, e dimostra l'efficacia del medicinale e il valore della tua capacità. Allora però quello, sopraffatto dal timore della morte, svelò tutta la verità. Allora il re, dopo che ebbe recuperato la salute, grazie alla cura diligente di un vero medico, convocò il popolo in assemblea, e disse parole in tal maniera: Ecco davanti a voi uno sfacciato ciarlatano!
Costui, infatti, non è un medico, ma un calzolaio incapace! Altrove, i cittadini, poiché lo conoscevano bene, non gli affidavano neppure i piedi; voi, invece, non avete esitato ad affidargli, o sciagurati, le vostre teste!