Colpe e punizioni di Tantalo - Ad Litteram versione latino
Colpe e punizioni di Tantalo
versione latino e traduzione libro
ad litteram volume 1 numero 30 pagina 61
Tantalus Phrygiae tyrannus superorum amicus est claram vitam vivit ... in Graecia. Tantali viri mali fama terram et pelagus semper habitat
Tiranno della Frigia, Tantalo è il migliore amico degli dei, vive una vita serena e siede ai banchetti divini, ma è mosso da superbia e dà agli uomini le delizie degli dei.
Tantalo ruba il cibo divino dai banchetti dell'Olimpo e li porta sulla terra, poi chiama a cena gli dei e le dee. Un giorno per mancanza di cibo, come per prova dell'avvedutezza divina, uccide il figlio e per l'inganno serve agli dei le interiora del figlio durante il banchetto. Poiché gli dei ritengono empia la natura della vittima, da Tantalo sono ricevute grandi pene per questa grande colpa:
il regno di Frigia viene sconfitto in combattimento dalle truppe nemiche, egli stesso, per ordine degli dei, viene colpito da un eterno supplizio nel Tartaro: viene messo in acqua ma non può bere; alti pioppi ornano i campi, i rami sopra Tantalo sono pieni di frutti maturi e la terra ha bei peri e ciliegi pieni di frutti rossi, ma l'uomo non può raccogliere i frutti, poiché i rami sono mossi da vento avverso e Tantalo tende invano le braccia al cielo; le perpetue minacce di un enorme masso incombono in eterno.
La storia di Tantalo è raccontata sempre nelle scuole ed è scritta nei libri a Roma, ad Atene, nell'isola di Sicilia, in Italia e in Grecia, la fama di Tantalo, uomo malvagio, dimora sempre la terra e il mare.