La vita e l'alimentazione degli uomini primitivi
Traduzione ad litteram
Antequam homo creatus est in terra vita mortalis et humana non erat ...
Prima che fosse creato l'uomo, non c'era la vita mortale e umana sulla terra, ma solo il vuoto mare, il cielo privo di uccelli, i monti inaccessibili, una luce forte.
Dopo l'origine degli animali e degli uomini, la vita dei primi mortali era considerata salubre ma difficile; gli uomini avevano come alimenti, grazie alla generosità dei campi fertili campi, erbe e dolci frutti, quando l'estate offriva in modo spontaneo alimenti naturali; se invece, a causa del freddo pungente, le gemme sugli alberi o a terra erano congelate, la terra restava sterile, non crescevano le messi e gli uomini, che pativano la fame, perdevano la vita, (perchè) deboli e poveri.
Poi i furono arati i campi dai pazienti buoi al posto degli uomini e vennero costruiti i granai di legno, dove i contadini mettevano le messi e le conservavano per i periodi improduttivi e contrari. Gli uomini cominciarono a coltivare i campi secondo la vecchia abitudine, ma con nuovi strumenti, a prendere nel mare i pesci e nei fiumi con la rete, mangiavano la carne cruda delle prede.
Alla fine dopo che era stato scoperto il fuoco, la carne degli animali venne cotta con il fuoco; così gli alimenti furono vari e sani e procacciarono il vigore e la forza ai corpi degli uomini; così il genere umano aumentò e abitò tutte le terre.