Metello decide di rinviare la guera contro i re Giugurta e Bocco
Sallustio ad litteram
Iugurtha, ut aestate oppidum halam amisit, ... neque bellum a Metello umquam incipiebatur.
Quando durante l'estate si lasciò sfuggire la città di Tala, Giugurta decise di lasciare i luoghi non sicuri e attraverso grandi pianure arrivò con un numero di soldati esiguo dai Getuii, popolo di uomini rozzi e ignari del nome Romano.
Quando i Getuli seppero il proposito di Giugurta (il re desiderava scacciare le legioni Romane dal suo territorio), accolsero il re come amico. Non appena i Getuli poi furono pronti per il combattimento, Giugurta inviò luogotenenti a Bocco e non solo stipulò un'alleanza con il re, ma lo portà anche alla guerra contro i Romani.
Metello, comandante dei Romani, appena seppe dell'alleanza delre, per il timore di un combattimento sfavorevole, decise di non combattere, dunque mandò luogotenenti a Bocco. I luogotenenti dissero al re: "Non è nella facoltà di uno stesso uomo iniziare e concludere una guerra;
la guerra infatti è sempre incerta, solo la pace è certa". Il re per mezzo dei luogotenenti rispose al comandante Metello: "Anche io desidero la pace, tuttavia lodo il valore di Giugurta e non posso abbandonare un amico". E così il tempo passava e la guerra non veniva mai intrapresa da Metello.