I banchetti di Eliogabalo
Eliogabalo ebbe letti sia triclinari che cubiculari fatti di solido argento. Mangiò a imitazione di Apicio i talloni di cammelli e le creste sottratte dalle galline vive, lingue di pavoni e di usignoli, perché era stato detto che colui che li avesse mangiati sarebbe stato preservato dalla pestilenza.
E esibì nel banchetto palatino ingenti piatti pieni di interiora di triglie e di cervelli di fenicotteri e uova di pernici e cervelli di tordi e teste di pappagalli e fagiani e pavoni.
(by Maria D.)
Versione tratta da Historia Augusta