L'attore Polo
Polus unicum filium, quem valde amabat, morte ammisit. Postquam diu in lacrimis iacuit...
Polo, l'unico figlio, che amava molto, lo perse con la morte. Dopo che giacque a lungo in lacrime, ritornò di nuovo alla sua arte:
Una volta doveva recitare "L'Elettra", tragedia di Sofocle e trasportare un'urna con le ossa del fratello di Oreste: infatti, così racconta la favola, Elettra reputa il fratello morto e porta un'urna, che così ella crede, contiene le sue reliquie.
Dunque Polo, vestito a lutto, tirò fuori dal sepolcro l'urna con le ossa del figlio, le portù sulla scena, e recitò non con finzioni né con imitazoni, ma con veri e penosi lamenti.