Le orecchie d'asino del Re Mida

Pan, nemprum deus, ad certamen cum Apolline venit. Tmolus mons, certaminis iudex, victoriae palmam deo tribuit; sed iudicis sententiam rex Mida iniustam iudicavit....

Pan, dio dei boschi, giunse alla contesa con Apollo. Il monte Tmolo, giudice della gara, tributò la palma della vittoria alla divinità; ma il re Mida giudicò ingiusta la sentenza del giudice.

E così Apollo adirato fece diventare ad Mida le orecchie d'asino. Quello in verità desiderò celare la sua vergogna e e velò il capo con la tiara di porpora.

Tuttavia uno schiavo, che soleva tagliare i lunghi capelli del re con il rasoio, si accorse di ciò. Quello tacque a lungo; alla fine, dato che desiderava rivelare il fatto straordinario, ma per paura non lo raccontava agli amici del re, si nascose in un luogo appartato, scavò il terreno e con la voce sommessa in una fossa sussurrò:

"Il Re mida ha le orecchie d'asino". Qui nacque un bosco, fitto di tremule canne, che agitate dal vento andavano dicendo: "Il Re Mida ha le orecchie d'asino".
(By Maria D. )

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