Le leggi di Licurgo - Discipulus tomo
Le leggi di Licurgo
Versione latino Giustino traduzione libro Discipulus
Fundos omnium aequaliter inter omnes divisit, ut aequata patrimonia neminem potentiorem altero redderent....
(Licurgo) Separò i fondi di tutti ugualmente fra tutti. Comandò a tutti i senatori di banchettare pubblicamente, affinché non fossero nascoste le ricchezze di nessuno.
Permise ai giovani non più di un solo vestito per tutto l'anno e ordinò che nessuno indossasse una veste più elegante di un altro. Ordinò che i poveri fossero condotti non nella piazza, ma nel campo, affinché trascorressero i primi anni non nel lusso, ma nelle opere e nel lavoro. Ordinò che le vergini si sposassero senze dote.
affinché le mogli fossero scelte non per il patrimonio, e per la severità del suo uomo frenassero i matrimoni, perché non fossero trattenute dalla dote da nessun freno, attribuì il massimo potere non ai ricchi e ai potenti, ma agli anziani, e la vecchiaia fu onorata maggiormente nella città di Sparta che in ogni altro luogo. In seguito affinché desse (per dare) alle proprie leggi l'immortalità, obbligò la città con un giuramento che i cittadini non avrebbero mutato alcuna di quelle leggi, prima che egli fosse ritornato e finse di andare dall'oracolo di Delfo, per esaminare che cosa sembrava si dovesse aggiungere e mutare delle leggi. Andò invece a Creta e ivi trascorse un esilio perpetuo