Moderazione di Socrate e di Pisistrato - Versione di latino dal libro Discipulus
Moderazione di Socrate e di Pisistrato
Versione di latino LIBRO Discipulus
Testo latino Socratem aiunt colapho percussum nihil amplius dixisse quam molestum esse, quod nescirent homines, quando cum galea prodire deberent....
Si racconta che Socrate, colpito da un pugno, non avesse detto niente di più se non quanto fosse fastidioso il fatto che la gente non sapesse, quando doveva uscire con l'elmo. Non importa in che modo sia stata fatta l'offesa, ma in che modo sia stata sopportata;
e non vedo perché sia difficile la moderazione, sapendo che anche i caratteri dei tiranni, tronfi ( orgogliosi ) sia del loro successo sia del loro libero potere, repressero la crudeltà a loro abituale.
Si tramanda con certezza che Pisistrato, tiranno degli Ateniesi, dopo che un convitato ubriaco aveva detto molte cose contro la sua crudeltà e poiché non mancava chi voleva prestargli le mani e chi da una parte chi dall'altra gli metteva sotto delle fiaccole, avesse sopportato ciò con animo sereno e avesse risposto a quelli che incitavano questa cosa che lui non si irritava con quello più di quanto avrebbe fatto, se uno si fosse scontrato con lui a occhi bendati.