Aesopus de graculo superbo fabulam nobis tradidit, ne vitam degeremus nostram ...
Esopo ci ha tramandato il racconto della cornacchia boriosa, affinché non trascorressimo la vita disprezzando la nostra indole.
Dopo che a un pavone furono cadute le piume, una cornacchia, gonfia di futile boria, si affrettò a raccoglierle e con le penne abbellì il corpo; poi, disprezzando le altre cornacchie, si unì al bel branco dei pavoni.
I pavoni, appena scoprirono l'inganno, strapparono le piume allo sfacciato uccello, e lo misero in fuga con i becchi. Dopo essere stata malmenata, (la cornacchia) lamentandosi per le ferite e per l'offesa, ritornò presso la propria specie, ma venne respinta dalle altre cornacchie che dissero: Tu hai disprezzato la tua specie, perciò hai meritato l'offesa dei pavoni e adesso l'allontanamento.
In maniera simile, tutti coloro che si saranno discostati dalle tradizioni passate, perderanno gli amici e si troveranno in grossi guai.