Dominus asini etiam catulum habebat. Cum catulus saepe a domino ...
Il padrone di un asino possedeva anche un cagnolino. Poiché il cagnolino veniva spesso elogiato dal padrone e veniva accarezzato, al cagnolino venivano date porzioni abbondanti.
Accadde che l'asino vide questo con grande invidia e pensò: Perché il cane è così amato dal padrone? Perché io vengo trattato male? Il cane è inutile; io ho sempre procurato vantaggi al padrone.
Ma il cane è astuto e adulatore, da me il padrone non ha mai ricevuto lusinghe. Sarò amato, se avrò fatto la stessa cosa. Quando in quel momento il padrone entrò nella stalla, l'asino accorse all'istante, appoggiò i piedi sopra le spalle del padrone, e con la lingua ne leccò il viso.
Il padrone impaurito e irritato chiamò i servitori affinché malmenassero tristemente lo sciocco asino con le mazze.