Gaio Iulio Caesari mirum ingenium magnaque belli peritia fuerunt: ideo clarus scriptor ...

Gaio Giulio Cesare ebbe una straordinaria intelligenza e una grande conoscenza della guerra: e perciò fu uno scrittore illustre e un comandante valoroso.

Più volte fece transitare le truppe Romane attraverso le Alpi con molti bagagli. La Gallia venne invasa e conquistata rapidamente dalle legioni Romane. Cesare fece trattative circa le condizioni di pace con i Galli e con i Germani, popolazioni indomite, ma invano, e perciò sconfisse per mezzo delle armi le popolazioni della Gallia e della Germania.

Concluse un accordo con Crasso e con Pompeo, cittadini Romani, ma dopo la morte di Crasso combatté contro Pompeo. L'avversario venne sconfitto presso Farsàlo ed egli fu il padrone dell'impero Romano. Quindi si recò in fretta in Egitto, e dalle regioni dell'Africa, si diresse di nuovo nella Spagna, perché in quel luogo c'era una ribellione.

Poi ritornò in Italia, abbellì Roma per mezzo di bei monumenti, e amministrò l'impero con saggezza. Alla fine, Bruto e Cassio, insieme a pochi alleati, congiurarono contro Cesare, e il dittatore venne ucciso a pugnalate.

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