Crassus foedus amicitiamque patraverat cum Caesare Pompeioque, atque obtinuerat imperium ...
Crasso aveva stipulato un accordo e un'alleanza con Cesare e Pompeo, e aveva ottenuto il governo delle regioni d'Oriente.
Possedeva a Roma tenute e case numerosissime e molto sontuose, tuttavia aspirava con ogni sforzo a ricchezze maggiori. Perciò dichiarò guerra ai Persiani, i più ricchi tra tutti i popoli, e condusse l'esercito nelle regioni più interne della Persia. Dalle legioni romane furono riportate molte vittorie, più per il valore dei soldati che per l'abilità del comandante; i Persiani tuttavia non furono mai sconfitti in maniera definitiva.
I nemici, infatti, erano arcieri espertissimi e possedevano cavalli tanto veloci da spingere l'esercito romano in località molto selvagge. Intanto si avvicinava l'inverno e le legioni non disponevano di accampamenti invernali.
Crasso, dunque, riportò le truppe in Siria, e nei primi giorni di primavera fu ripresa la guerra. Poiché era esplosa una battaglia estremamente violenta, moltissimi Romani caddero sul campo. Anche Crasso perse la vita tra le serratissime schiere dei nemici.