Olim Iuppiter vehementer capitis dolore laborabat. Quare Vulcanum, deorum fabrum ...

Un giorno Giove soffriva violentemente di mal di testa. Per questa ragione chiamò a sé Vulcano, il fabbro degli dei, e gli chiese di trovare un rimedio utile.

Ma quelmedico novello impugnò un'ascia e spaccò in due parti la testa di lui. Si narra che allora, dal cervello di Giove, uscì fuori Minerva, ricoperta di armi dalla testa ai piedi.

Perciò gli antichi dissero che Minerva era la dea della conoscenza e (la) soprannominarono anche Pallade, perché con la mano brandiva una lancia. Si tramanda che Enea, da Troia, abbia portato in Italia il Palladio, cioè una piccola statua di legno di Minerva, che le Vestali custodivano a Roma, nel tempio della dea Vesta.

I Romani celebravano in onore di Minerva le Quinquatrie nel mese di marzo, quando i maestri davano le vacanze agli scolari.

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