Plebs Romana, iniussu consulum, in sacrum montem secessit, trans Anienem amnem ...
La plebe romana, senza l'autorizzazione dei consoli, si ritirò sul monte sacro, al di là del fiume Aniene.
Lì, senza guida, per un certo numero di giorni non si occupò di nulla se non delle cose necessarie alla sussistenza. A Roma il timore dei patrizi era grande, perché c'era poca speranza in una riconciliazione. Allora inviarono come ambasciatore Menenio Agrippa, uomo eloquente e caro alla plebe, il quale (raccontò)
una storia sulla ribellione delle membra contro la pancia: in tal modo fu ristabilita la pace tra i patrizi e la plebe, e fu evitato il disastro di una guerra civile.