I costumi dei Suebi - Duo latino pagina 99 numero 38

In questo estratto da "De Bello Gallico" di Gaio Giulio Cesare, vengono presentate le abitudini dei Suebi fra i popoli germanici. Si evidenzia l'importanza del commercio per i mercanti, la pratica di non importare animali e il loro addestramento, la lotta a cavallo e il rifiuto dell'importazione di vino, credendo che potesse rendere le persone più deboli. Questo estratto offre uno sguardo interessante sulla vita e le credenze dei Germani dell'antichità.

Mercatoribus est aditus magis eo, ut quae bello ceperint, quibus vendant habeant, quam quo ullam rem ad se importari desiderent....

C'è l'accostamento ai mercanti allo scopo, di avere da vendere a questi quelle cose che abbiano preso in guerra, più che desiderare che alcuna cosa venga importata presso di loro.

Anzi i Germani non utilizzano neppure le giumenta importate, da cui i galli sono massimamente dilettati, e che acquistano a caro prezzo, ma quelle che sono nate presso di loro, piccole e deformi, queste grazie all'esercitazione quotidiana le rendono di elevata grandezza per essere di fatica.

Durante le battaglie equestri spesso scendono dai cavalli e combattono a piedi, e sono abituati che i cavalli rimangano sulla stessa orma, presso i quali si ritirano velocemente quando c'è l'utilizzo.

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