I sapienti devono prevedere le alterne vicende della sorte - Duo latino pagina 277 numero 201

Illi me iusserunt stare adsidue velut in praesidio...Neminem adversa fortuna comminuit nisi quem secunda decepit.

Costoro mi ordinarono di rimanere in piedi incessantemente come posizionato a sentinella e di prevedere tutti i tentativi e gli assalti della fortuna, prima che muovano all' attacco.

Essa (la sorte) è dannosa per quelli ai quali è improvvisa: la sostiene facilmente chi (l') ha sempre aspettata. Ed infatti l'assalto dei nemici travolge quelli che si lasciano sorprendere: al contrario quelli che prima si sono preparati per una guerra futura, ben equipaggiati e ordinati, facilmente ne sostengono il primo urto (che è il più impetuoso).

Io non mi sono mai fidato della fortuna anche quando sembrava promettere pace;

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