Fate quello che dico, non quello che faccio - Duo latino pagina 99 numero 38

«Aliter, inquis, loqueris, aliter vivis». Hoc, malignissima capita et optimo cuique inimicissima,

"In un modo" dici " tu parli, in un altro vivi". Questo è stato rinfacciato a Platone, obiettato a Epicuro, rimproverato a Zenone; tutti costoro infatti dicevano che bisogna vivere non come essi stessi vissero, ma come essi anche avrebbero dovuto vivere.

Parlo della virtù non di me, e quando insulto i vizi, insulto per prima i miei: vivrò come è opportuno. Né codesta acredine impregnata di molto veleno mi distoglierà dai nugliori;

neppure codesto veleno, di cui spargete gli altri, con cui voi morite, impedirà di continuare a lodare la vita, non quella che vivo, ma quella che so si debba condurre, né di adornare la virtù e di seguirla a grande distanza trascinandosi.

Mi aspetterò forse che qualcosa vi sia di non violato dalla malevolenza che non risparmiò né Rutilio né Cato furono risparmiati? Si potrebbe preoccupare qualcuno di sembrare troppo ricco per quelle malelingue per le quali Demetrio Cinico non è abbastanza povero?

Versione tratta Seneca

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