Gli "ingredienti" per vincere - Duo latino pagina 176 numero 94
Postero die Caesar contione advocata temeritatem...
L'indomani Cesare convocata l'assemblea rimprovera la temerarietà e la bramosia dei soldati, per il fatto che questi stessi avessero giudicato secondo loro stessi dove bisognava procedere o cosa sembrasse opportuno che si dovesse fare, e nonostante fosse stato dato il segnale di ritirarsi non si fossero fermati e non avessero potuto essere trattenuti dai tribuni militari e dai legati. Espose cosa l'ineguaglianza del luogo potesse (fare), cosa egli stesso avesse sentito presso Avarico, avendo allontanato senza condottiero e senza cavalleria catturati i nemici la vittoria già conosciuta, affinché nello sforzo a causa dell'iniquità del luogo non avvenisse nemmeno una piccola perdita.
Con quanta opera (intenzione, premura) ammirò la grandezza d'animo di costoro, che né le munizioni dell'accampamento, né l'altezza del monte, né il muro della città avrebbe potuto rallentare, con tanta opera (cura)
riprese la licenza e l'arroganza per il fatto che avessero pensato di percepire in merito alla vittoria e all'esito degli eventi più del comandante; desiderò dall'esercito la moderazione e la modestia non di meno della virtù e della grandezza d'animo.
(By Maria D.)
Versione di Cesare