Le vere mire di Clodio - Duo latino pagina 238 numero 159
P. Clodius, cum statuisset omni scelere in praetura vexare rem publicam videretque ...
P. Clodio, avendo deciso di vessare in pretura lo stato con ogni scelleratezza e vedendo che i comizi nell'anno precedente erano stati svolti in modo tale da non poter esercitare per molti mesi la pretura, così da non poter aspirare al grado d'onore, come tutti gli altri, ma volendo sia evitare il collega L. Paolo, cittadino di singolare virtù, sia desiderando un intero anno per distruggere lo stato, lasciò immediatamente la propria candidatura e rimandò al prossimo anno la propria candidatura, non, come accade, per qualche scrupolo religioso, ma per avere, ciò che egli stesso affermava, per svolgere la pretura, cioè per sovvertire lo stato, un anno pieno e integro.
S'imbatteva nella sua pretura che sarebbe destinata ad essere debole e manchevole sotto il Console Milone; poi con somma approvazione del popolo romano vedeva che costui veniva eletto console. si rifugiò presso gli avversari di costui, ma così che egli stesso pilotò da solo l'intera petizione anche se quelli agivano malvolentieri, per sostenere tutti i comizi come andava dicendo, sulle proprie spalle.
convocava il popolo, si metteva in mezzo, per il divertimento dei cittadini più corrotti istituiva una nuova collina.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone