Il tifo sportivo - Duo latino pagina 140 numero 61
Omne hoc tempus inter pugillares
Ho impiegato tutto questo tempo nel piacevolissimo riposo a scrivere e a leggere. Diresti "come è stato possibile in città?". C'erano i giochi del circo, dal cui genere di spettacolo non sono stato trattenuto in verità per nulla.
Non c'è nulla di nuovo, nulla di diverso, nulla che non basti che sia osservato una sola volta. mi meraviglio ancor di più del fatto che tante migliaia di uomini desiderano spesso dei cavalli da corsa, di vedere uomini che se ne stanno seduti sui carri. Se tuttavia fossero attratti o dalla velocità dei cavalli o dall'abilità degli uomini, la motivazione non sarebbe nulla:
ora favoriscono per una benda (panno come tifoseria sportiva quindi tifano), amano un panno, e, nel caso in cui nella stessa corsa o a metà gara un colore sia trasferito là, l'altro qua, l'ardore e il favore muterà e improvvisamente lasceranno quei condottieri, quei cavalli, che riconoscono da lontano, di cui acclamano i nomi. Tanta è la grazia, tanta autorità c'è in una miserabile tunica, lascio passare presso il volgo, che è più vile della tunica, lascio passare pure presso alcuni uomini seri;
io quando ricordo che costoro sprofondano tanto insaziabilmente in (una tale) occupazione vuota, fredda assidua, percepisco un certo piacere, per il fatto che non sono preso da tale piacere.
(By Maria D. )
Versione tratta da Plinio il Giovane