I libri sono un conforto - Duo latino pagina 150 numero 68

Ex iis litteris, quas Atticus a te missas mihi legit, quid ageres et ubi esses, cognovi;

Da quelle lettere che, inviate da te, Attico mi ha letto, ho appreso che cosa fai e dove sei; quando poi ti avrei visto, non ho potuto assolutamente dedurlo dalle medesime lettere.

Tuttavia coltivo la speranza che il tuo arrivo si avvicini: che mi sia di conforto! E sebbene siamo oppressi da tante e così grandi faccende, che [consecutiva] nessuno che non sia totalmente sciocco debba sperare alcun sollievo. Ma tuttavia o tu puoi aiutare me o forse io te in qualcosa; sappi infatti che dopo il mio ritorno in città, mi sono riconciliato con i vecchi amici, cioè con i nostri libri.

Anche se non avevo abbandonato il loro uso perché arrabbiato con essi, ma perché provavo un po' di vergogna nei loro confronti. Mi sembrava che non avessi seguito abbastanza i loro insegnamenti, essendo andato a finire in situazioni molto confuse a causa di compagni inaffidabili. Mi perdonano, mi riportano alla vecchia familiarità e dicono che sei stato più sapiente di me, poiché sei rimasto in essa. Perciò, dal momento che mi servo di questi, una volta riconciliatomi, sembra che io debba sperare, se ti vedrò, di sopportare le situazioni che premono sia quelle che incalzano.

Perciò o nel Tuscolano o se ti farà piacere nel Cumano o, cosa che non gradirei assolutamente, a Roma, purché siamo insieme, certamente farò in modo che ciò sembri cosa piacevolissima a entrambi.
(By Vogue)

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-01-05 00:24:09 - flow version _RPTC_G1.3