Nobile comportamento di Marcello - Duo latino pagina 163 numero 82

Marcellus, cum tam praeclaram urbem vi copiisque cepisset, non putavit ad laudem populi Romani hoc pertinere, hanc pulchritudinem delere et exstinguere.

Marcello, dopo aver conquistato Siracusa con la forza e le truppe, non ritenne che questo fosse conveniente alla gloria del popolo romano cancellare ed estinguere questa bellezza.

E così risparmiò tutti gli edifici pubblici e privati, sacri e profani, tanto da sembrare che fosse venuto, per così dire, a difenderla e non che fosse arrivato per espugnarla. Riguardo agli oggetti artistici che adornavano la città, città, tenne conto della vittoria, ma anche dei sentimenti di umanità: egli riteneva che fosse tipico della vittoria trasportare a Roma molti oggetti che potesse abbellire la città, ma umanamente non se la sentiva di spogliare totalmente una città, quando avrebbe voluto preservarla.

In questa divisione di splendore la vittoria di Marcello non fece guadagnare al popolo Romano non più di quanto la sua umanità riservò ai Siracusani.

Noi vediamo le cose che furono portate a Roma nel tempio dell'Onore e della Virtù, e così pure in altri luoghi. Tuttavia a Siracusa lasciò numerose cose e splendide; ed in vero e non profanò alcun dio non toccò nulla.
(By Vogue)

Versione tratta da Cicerone

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-01-29 17:50:29 - flow version _RPTC_G1.3