Ritratto di Ortensio Ortalo - Duo latino pagina 166 numero 84
Hortensius cum admodum adulescens orsus esset in foro dicere, celeriter ad maiores causas adhiberi coeptus est; quamquam inciderat in...
Ortensio, avendo cominciato da giovanissimo a parlare nel foro, cominciò molto velocemente a essere scelto per cause più importanti:
benché fosse capitato nell'epoca di Cotta e Sulpicio, che erano di dieci anni più grandi, e sebbene si distinguessero a quell'epoca Crasso e Antonio, poi Filippo ed infine Giulio, era paragonato proprio a questi ultimi per eloquenza. In primo luogo aveva una memoria così buona, come credo di non aver mai notato in nessuno, da riferire quelle cose che aveva elaborato nella sua mente, senza appunti scritti e con le stesse parole con cui le aveva pensate.
Egli sfruttava questa sua capacità così grande in tal modo che si ricordava ogni sua cosa, sia elaborata sia scritta, e ogni cosa detta dai suoi avversari (tutte le cose dei suoi avversari che erano state dette) senza che nessuno gliele ricordasse.
Ardeva poi di entusiasmo a tal punto che in nessuno ho mai notato uno zelo più ardente. Infatti non lasciava passare giorno senza parlare nel foro o pensare fuori da esso. D'altra parte molto spesso nello stesso giorno faceva entrambe le cose.
(By Vogue)
Versione tratta da Cicerone