La predisposizione naturale al sapere - Duo latino pagina 262 numero 186
Falsa enim est querela, paucissimis hominibus vim percipiendi quae tradantur esse concessam, plerosquevero laborem ac temporatarditate ingenii perdere...
Infatti è falsa la lamentela, in merito a quelle cose che si tramandano che è stata concessa a pochissimi uomini la forza di apprendere, che in verità la maggior parte perdono l'impegno e i tempi a causa della lentezza dell'ingegno.
Infatti potresti trovare invece che molti sono facili nell'immaginare, e pronti ad apprendere. In effetti ciò è naturale nell'uomo, e come gli uccelli sono stati generati per il volo, i cavalli per la corsa, le fiere per la ferocia, così l'attività e la sollecitudine della mente si addice a noi: da ciò si crede che ci sia un origine celeste dell'anima.
In verità gli ottusi e gli indocili non sono emersi secondo la natura dell'uomo più che i corpi prodigiosi e insigni sono emersi dai mostri, ma questi furono pochi a quel modo. L'argomento, che brilla nei fanciulli è la speranza di moltissime cose:
queste inaridendosi con l'età, fu evidente che non era la mancanza della natura ma della cura "tuttavia l'uno supera l'altro grazie all'ingegno" Lo concedo; ma si compirà più o meno: non si reperisce nessuno che non abbia ottenuto niente con lo studio.
(By Maria D. )