Le due città - Duo latino pagina 294 numero 221
Fecerunt itaque civitates duas amores duo, terrenam scilicet amor sui usque ad contemptum Dei, caelestem vero amor Dei usque ad contemptum sui....
Pertanto i due amori edificarono due città, è chiaro quella terrena l'amore di sé fino al disprezzo di Dio, quella celeste in verità l'amore di Dio fino al disprezzo di sé. Infine quella stessa si gloria in sé stessa, questa nel Signore.
Quella infatti chiede agli uomini la gloria; invece per questa Dio il più grande testimone della coscienza è la gloria.
Quella esalta il proprio capo nella sua gloria; questa dice al suo Dio: la mia gloria e il mio capo che si eleva. La libidine di dominare sulle nazioni vince su quella nei principi di costui o per meglio dire in quelle cose che sottomette; in questa sono schiavi vicendevolmente nella carità e nel deliberare di colui che è stato preposto e nell'obbedire del suddito.
Quella apprezza la propria virtù nei suoi potenti; questa dice al suo Dio: sceglierò te, Signore, mia virtù.
(By Maria D. )
versione tratta da Sant'Agostino