Il coraggio di Clelia - Duo latino pagina 201 numero 117
Cloelia virgo, una ex obsidibus...
La vergine Clelia, una tra gli ostaggi, poiché l'accampamento degli Etruschi era situato casualmente vicino alla riva del Tevere, eluse le sentinelle, come capo di una schiera di vergini tra i dardi (telum, teli sost neutro)
dei nemici attraversò a nuoto il Tevere e le restituì tutte sane e salve ( sospĕs, sospĕs) ai familiari a Roma. Quando ciò fu annunciato al re, in un primo tempo infiammato dall'ira mandò intermediari ad esigere la consegna di Clelia come ostaggio: le altre non le considerava di troppo valore. In seguito trascinato dall'ammirazione disse che quell'impresa era al di sopra [delle azioni] dei Cocliti e dei Muci, allo stesso tempo, se non veniva consegnato l'ostaggio in qualunque modo, avrebbe interpretato come rotto il patto, se invece ella fosse stata consegnata, l'avrebbe resa ai suoi incolume ed illesa.
I Romani restituirono il pegno di pace secondo il patto e non solo dal Re degli Etruschi fu sicura ma fu anche onorata per la sua virtù ed egli disse che lui gratificava (aliquid alicui dono = gratifico qualcuno con qualcosa) la fanciulla lodata con parte degli ostaggi.
Scegliesse ella stessa quali desiderava [desiderasse]. Fatti avanzare tutti (ablativo assoluto) si dice che abbia scelto i fanciulli. Ristabilita la pace (ablativo assoluto) i Romani gratificarono il coraggio nuovo in una donna con un nuovo genere di onore, una statua equestre: nel posto più elevato della Via Sacra fu posta una vergine che era seduta sopra un cavallo.
(by Vogue)