Richieste di Cesare a Pompeo - Duo latino pagina 180 numero 96

Sibi semper primam fuisse dignitatem vitaque potiorem. Doluisse se quod populi Romani beneficium sibi per contumeliam ab inimicis extorqueretur

La dignità fu per lui sempre la cosa più importante (la prima) e preferibile alla vita. Era dispiaciuto, per il fatto che la carica pubblica del popolo Romano gli fosse stata strappata tramite un'offesa dai nemici, toltogli l'incarico semestrale si sarebbe dovuto ritirare in città, il popolo avrebbe ordinato che nei prossimi comizi si considerasse la motivazione di costui che era assente. Tuttavia sopportò con animo sereno per lo stato questa perdita del proprio onore;

avendo inviato una lettera al senato, affinché tutti si allontanassero dagli eserciti, non ottenne neppure ciò. Vennero considerate le leve in tutta l'Italia, venivano trattenute le due legioni, che erano state allontanate da lui con il pretesto della Guerra dei Parti,

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