Ci dobbiamo credere
Mentre il dittatore Aulo Postumio combatteva contro Manlio, comandante dei Tuscolani, presso il lago Regillo, narrano che anche Castore e Polluce, figli gemelli di Giove e Leda, furono visti combattere tra i soldati Romani.
Quando il dittatore Furio Camillo conquistò Veio, ordinò che la statua di Giunone Moneta fosse trasferita a Roma. Narrano che un soldato Romano per gioco chiese alla statua se forse voleva vedere Roma ed avere un tempio in quel luogo, e che la statua acconsentì e rispose:
"Lo voglio". A Filippo, re dei Macedoni, che lo consultava, Apollo rispose che si guardasse dalla quadriga.
Il re ordinò che i cavalli non fossero mai legati insieme, ma Pausania, il capo o meglio il re della Bitinia, che lo sconfisse, sulla fodera della spada con la quale Filippo fu ucciso, aveva una quadriga d'argento.