Quamvis sublimes potentes debent humiles metuere quia vindicta patet sollertibus ingeniis. Aquila quondam catulos vulpinos sustulit ...
Per quanto siano in alto, i potenti devono temere gli umili, poiché la vendetta si offre alle menti ingegnose.
Un giorno un'aquila sottrasse dei cuccioli di volpe e li pose nel proprio nido, affinché i pulcini li mangiassero come cibo. Allora la volpe incalzava l'aquila e poi comincia a supplicare di non procurare a lei sventurata un lutto così grande.
Ma quella disprezzò le suppliche della volpe poiché proprio in quel luogo si trovava al sicuro. Allora la volpe sottrasse da un altare una fiaccola infuocata e circondò di fiamme tutto l'albero dove si trovava il nido, unendo il dolore dell'avversaria alla rovina della propria prole.
L'aquila, allo scopo di strappare al pericolo di morte i suoi pulcini, supplicante consegnò alla volpe i cuccioli incolumi.