Si prepara la spedizione contro Troia.
Alessandro, figlio di Priamo, re di Troia, naviga dall'Asia alla volta della Grecia. Si diresse verso Corinto e da Corinto, attraverso il Peloponneso giunse a Sparta, dove viene accolto ospitalmente (come amico) da Menelao, signore degli Spartani.
Ma Alessandro rapisce con un inganno Elena, avvenente moglie di Menelao, e (la) conduce con sé verso Troia. Menelao non tollera l'affronto e per questo richiede l'aiuto degli altri principi Greci.
Accorrono in Beozia illustri uomini da tutta la Grecia: Agamennone, fratello di Menelao, giunge da Micene a Sparta; Aiace il Telamonio giunge, con il fratello Teucro, dall'isola di Salamina; Nestore (giunge) da Pilo; Idomeno da Creta; Ulisse da Itaca; Achille con l'amico Patroclo da Ftia; Tlepolemo dall'isola di Rodi. Agamennone li convoca in riunione e parla così: "O amici, non negate il vostro aiuto a me e a Menelao!
Alessandro il Troiano, uomo sacrilego e arrogante, che ha rapito Elena, deve essere punito; per questo dobbiamo indirizzare le nostre truppe verso l'Asia e (dobbiamo) muovere guerra ai Troiani". Tutti sono d'accordo e preparano le navi e le truppe per la guerra contro i Troiani.