Tradunt olim in Epiro repertum esse corpus hominis per insidias occisi apud quod erat canis qui fame...
Raccontano che una volta in Epiro fu ritrovato il corpo di un uomo ucciso con un agguato, vicino al quale c'era un cane, il quale, stremato dalla fame e dalla sete non voleva abbandonare il corpo del padrone e lo sorvegliava fedelmente.
Saputa questa cosa il re Pirro ordinò che il corpo fosse seppellito mentre il cane fosse portato a sé affinché potesse essere nutrito e curato.
Dopo alcuni mesi, mentre Pirro passava in rassegna l'esercito, il cane, che era presso di lui, subito drizzò le orecchie e cominciò ad abbaiare con forza contro uno dei soldati. Poiché quello non smetteva di abbaiare il re e tutti coloro che erano presenti volsero lo sguardo verso il soldato, che provò a scappare.
Catturato dalle guardie del corpo del re, il soldato confessò il crimine, così Pirro lo condannò a morte.