Annibale alle porte di Roma - Facile Discere
Decimo anno postquam Hannibal in Italiam venerat, P.Sulpicio Cn.Fulvio consulibus, Hannibal usque... cum ipso oppido cepit, eumque Romam cum captivis nobilibus misit.
Nel decimo anno dopo che Annibale era arrivato in Italia, sotto il consolato di [quando erano consoli] P.Sulpicio e Cn.Fulvio, Annibale giunse a quattro miglia dalla città (di Roma), e i suoi cavalieri fino alla porta.
Subito dopo (cum) per paura dei consoli che arrivavano con l'esercito Annibale si mise al sicuro in Campania. In Spagna vengono uccisi da suo fratello Asdrubale, entrambi gli Scipioni i quali (che) per molti anni erano stati i vincitori, tuttavia l'esercito restò intatto.
Infatti quelli erano stati ingannati più per caso che per (mancanza di) coraggio. A quel tempo fu anche presa dal console Marcello gran parte della Sicilia, che gli Africani avevano iniziato a presidiare, e la famosissima città di Siracusa; fu portato a Roma uno smisurato bottino.
Levinio in Macedonia, fece un'alleanza con Filippo, con molti popoli Greci e con Attalo Re dell'Asia, e partito per la Sicilia, presso la città di Agrigento prese con la stessa città (anche) un certo Annone, condottiero degli Africani e lo mandò a Roma con nobili prigionieri.
Versione tratta da Eutropio