Lotte tra i successori di Alessandro Magno (II)
Macedones milites ea tum erant fama, qua nunc Romani feruntur: etenim semper habiti sunt fortissimi,... quo plus valebat, quam peditatu, quo erat deterio
I soldati Macedoni avevano [Dativo di possesso] allora la fama che hanno ora i Romani: quelli che conquistano il potere supremo sono sempre stati considerati i più forti.
Eumene si rendeva conto che se i propri soldati avessero saputo contro chi erano condotti, non solo non non si sarebbero mossi, ma si sarebbero subito sbandati alla prima notizia.
Così gli sembrò il partito più saggio di condurre i soldati per vie traverse, in cui non potessero venire a sapere la verità e di far loro credere che erano in marcia contro certi barbari. E mantenne tale proposito e schierò l'esercito in campo e attaccò battaglia prima che i suoi soldati sapessero con chi dovevano scontrarsi.
Occupando in anticipo le posizioni, ottenne anche il vantaggio di combattere piuttosto con la cavalleria, in cui era più forte, che con la fanteria, in cui era inferiore.