Misera fine di una traditrice
Novissimum ab Sabinis bellum ortum, multoque id maximum fuit; nihil enim per iram aut cupiditatem actum est,... eo scuta illi pro aureis donis congesta.
Una recente guerra suscitata dai Sabini, e fu di gran lunga la più rovinosa; [perché] nulla fu fatto sotto l'impulso dell'ira o dell'avidità cupidigia, e non lasciarono trapelare la volontà di far guerra prima di iniziare le ostilità.
A questo piano si unì anche l'inganno. Spurio Tarpeio presidiava la rocca Romana. Tazio corruppe con l'oro sua figlia, una Vestale, affinché facesse penetrare nella rocca uomini armati; in quel momento, per caso, lei era andata fuori delle mura per cercare dell'acqua per le cerimonie religiose.
I nemici, fatti entrare, la uccisero schiacciandola con gli scudi, o affinché sembrasse che la rocca fosse stata presa con la forza, oppure per dare l'esempio che un traditore non aveva in nessun luogo la garanzia dell'impunità.
La leggenda aggiunge che, siccome i Sabini comunemente portavano braccialetti d'oro di gran peso al braccio sinistro e anelli gemmati di grande bellezza, ella avesse pattuito ciò che avevano nella mano sinistra; e che per questo fosse stata ricoperta di scudi invece che di regali dorati.