Tentativo di Tarquinio di rientrare in Roma

Incensus Tarquinius non dolore solum, sed etiam odio iraque, bellum aperte moliendum ratus, oravit maxime Veientes Tarquiniensesque, ...Veientes vinci ab Romano milite assueti fusi fugatique sunt. (da Livio)

TESTO LATINO COMPLETO

Tarquinio infiammato non solo dal dolore, ma anche dall'odio e dall'ira, ritenendo che bisognava intraprendere apertamente la guerra, pregò soprattutto i Veienti ed i Tarquiniesi, di non permettere che morisse con i figli adolescenti dello stesso sangue.

Queste parole commossero i Veienti ed i Tarquiniesi. Così i due eserciti delle due città accompagnarono Tarquinio a riprendere il regno e a perseguitare i Romani in guerra. Dopo che si giunse nel campo Romano, i consoli andarono contro il nemico.

Valerio conduceva la fanteria, Bruto procedeva avanti con la cavalleria per esplorare. Allo stesso modo si comportò la prima cavalleria della schiera dei nemici; lo stesso re seguiva con le legioni. Arunte, non appena riconobbe Bruto, infiammato dall'ira spronò il cavallo con gli speroni e si diresse ostile contro lo stesso console. Bruto comprese che si andava contro di lui e si offrì avidamente allo scontro; accorsero con gli animi ostili a tal punto, da scivolare dai cavalli trafitti e moribondi.

Contemporaneamente iniziò anche la battaglia equestre rimasta in sospeso, e così dopo poco sopraggiunsero anche i fanti. I veienti abituati ad essere sconfitti dal soldato Romano furono sbaragliati e messi in fuga.
(By Maria D. )

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