Alessandro Magno e il soldato assiderato
In Alexandri castra Macedo gregarius miles pervenerat...
Nell'accampamento di Alessandro un soldato semplice macedone era giunto, sostenendo a stento se stesso e le armi per il freddo.
Si avvicinava infatti l'inverno ed era caduta pioggia e neve tutto il giorno. Il re, che riscaldava gli arti presso il fuoco, avendo visto il soldato, saltò giù dal suo sgabello ed ordinò al soldato intirizzito, e a stento lucido di mente, di sedersi sul suo sgabello.
Quello a lungo non riconobbe né dove dovesse riposarsi né chi lo avesse accolto. Alla fine, avendo ricevuto il calore vitale, appena che vide lo sgabello regale e il re, si alzò atterrito. Ed Alessandro osservandolo disse: "Forse che capisci con che sorte maggiore viviate rispetto ai persiani sotto il re? A quelli infatti non è consentito sedere sullo sgabello del re, a te invece ha procurato la salvezza". Il discorso mostrò che spesso non interessa agli uomini di quali re e tiranni siano schiavi.
(By Maria D.)