Divinità e feste
Varro, doctissimus de antiquitatibus scriptor...
Varrone, lo scrittore più dotto dei tempi antichi, tramanda che tra le moltissime divinità agresti dei Romani vi furono Ruggine e Flora.
Quando Ruggine era propizia, il frumento e gli alberi non erano corrotti, quando invece Flora veniva placata, fiorivano tempestivamente tutti i cereali e i frutti così che le risorse degli agricoltori erano massime. Dagli stessi Romani infatti furono istituiti molti giorni festivi sacri, come ad esempio i giorni festivi nel mese di aprile che erano chiamati Robigalia e i ludi che vennero chiamati Floralia.
Oltre a queste feste, dagli altri scrittori sono ricordate i Cerealia, in onore di Cerere, che era venerata come la dea delle messi, e i Baccanali, i giorni festivi di quel Bacco, dio del vino, che aveva moltissimi seguaci: tra questi ricordiamo le eccitate donne Baccanti, che ballavano furiosamente;
poi nel mese di dicembre venivano celebrati i Saturnali in onore di Saturno: questa divinità, anticamente decidendo di donare una vita beata agli uomini, egli stesso giunse sulla terra e istituì l'età dell'oro.
(By Maria D. )
Versione tratta da Varrone