Il tiranno Dioniso è costretto a vivere una vita infelice e piena di sospetti
Propter iniustam dominatus cupiditatem ...ex turri alta malebat.
Per l'eccessivo desiderio di dominazione egli stesso aveva desiderato in un certo senso rinchiudersi in carcere.
Che anzi, per non affidare il collo ad un barbiere, volle insegnare alle proprie figlie a tosare. Le fanciulle regali così come vili tosatrici del sordido mestiere servile tosavano la barba e la capigliatura del padre. E tuttavia da queste stesse, essendo ormai adulte, preferì allontanare il ferro e decise che gli bruciassero la barba e la capigliatura con gusci incandescenti di noci.
Ed avendo due mogli, Aristomaca sua cittadina, Doride invece di Locri, era solito venire di notte presso di loro così, da osservare e perscrutare prima ogni cosa. Ed avendo posto un largo fossato intorno al letto della camera, ed avendo unito con un ponticello di legno il passaggio di quel fossato, girava questo stesso, quando aveva chiuso la porta della camera.
Ed egli stesso, non osando fermarsi nelle comuni tribune, preferiva pronunciare un pubblico discorso da un'elevata torre.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone