La condizione della donna nella villa romana
Cum pater familias vilicam uxorem dederit vilico, curet ut ea sua officia faciat. Vilicus ar tem contentus vilica sit. Ne nimium luxuria plena sit vilica! ... subtile faciat.
Il padre di famiglia avendo dato come moglie la fattoressa al fattore, si preoccuperà che ella faccia i propri doveri.
Il fattore sia soddisfatto della fattoressa. La fattoressa non sia eccessivamente piena di lussuria! Si avvicinerà molto raramente alle vicine e alle altre donne: né riceva spesso queste a casa né presso di sé. La stessa fattoressa, esperta di religione adori le divinità, o se volesse affidare il culto a qualche donna, non faccia mai ciò senza l'ordine del signore o della signora.
Faccia sempre in modo che il signore veneri le divinità per tutta la famiglia. La stessa fattoressa curi il cibo per il fattore e la famiglia in modo che lo abbiano abbondante. Offra sulla tavola molte galline e uova così che le forze del fattore e della famiglia non siano deboli. La fattoressa sia diligente nella cura così da conservare le pere secche, le sorbe, i fichi, i grappoli d'uva passa, le sorbe per il mosto le pere e i grappoli d'uva per il vino e per le mele cotogne, i grappoli d'uva nei vinaccioli e in alquante brocche e le noci nuove nell'orcio.
Inoltre sia tanto esperta e pronta che faccia una buona farina ed un farro sottile.
(By Maria D. )
Versione tratta da Valerio Massimo