Una mossa notturna di Pelopida

Omnes fere exules, qui cum Pelopida fuerant,...tempus conveniendi.

Quasi tutti gli esuli, che erano stati con Pelopida, si erano riuniti ad Atene non per manifestare gradimento per l'ozio ma per sforzarsi a recuperare la patria in base alla prossima opportunità che la sorte avesse offerto.

Pertanto, quando fu il momento dell'azione, avendo convinto coloro che percepivano la stessa cosa a Tebe, scelsero, per opprimere i nemici e liberare la patria, quel giorno in cui i più importanti magistrati erano abituati a banchettare insieme. Spesso le grandi imprese non sono compiute dalle così grandi milizie, ma effettivamente tante forze non furono mai sbaragliate da un esordio tanto tenero.

Infatti 12 giovinetti tra cui coloro che erano stati condannati all'esilio, pur non essendo più di cento, si radunarono insieme per offrirsi ad un rischio tanto grande. La potenza degli Spartani fu rovesciata da tale pochezza. Dunque, quei dodici, il cui condottiero era Pelopida, essendo andato via da Atene durante il giorno, per poter giungere a Tebe sul far della sera, uscirono con i cani da caccia, portando le reti, in abito agreste, per compiere il percorso con minor sospetto.

Questi essendo giunti nello stesso momento in cui avevano desiderato, deviarono verso la casa di Crone, da cui era stato dato il giorno e il tempo di giungere insieme.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cornelio Nepote

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:05:50 - flow version _RPTC_G1.3